Il caso Bosman e la successiva sentenza della Corte di Giustizia Europea, hanno rivoluzionato il calciomercato e il mercato internazionale negli anni ’90. Siamo nel 1995 e il caso fu sollevato dopo che a al centrocampista fu negato il trasferimento al Dunkerque, squadra della seconda divisione del campionato francese, da parte della Federazione calcistica belga, nonostante il contratto con la sua ex squadra, il RFC Liegi, fosse scaduto. Bosman si appellò alla “Cour de Justice de l’Union européenne”, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che gli diede ragione, e decise che, in base al Trattato di Roma, la norma sui trasferimenti era restrittiva e per questo andava modificata. Il Trattato di Roma, infatti, definisce, le basi dell’istituzione della Comunità economica europea, a partire dall’eliminazione dei dazi doganali tra gli Stati Membri fino all’istituzione della Banca europea degli investimenti. Cosa avesse a che fare con il calciomercato e con il mondo dello sport, dunque, può sembrare poco chiaro, ma in realtà la decisione della Corte di Giustizia europea è stata molto semplice: in base al Trattato di Roma, la Corte ha equiparato la condizione di un calciatore a quella di un lavoratore qualsiasi e dunque si è basata sulla “libera circolazione dei lavoratori”.

Il mercato, gli scambi e la compravendita dei calciatori, sono alla base delle società di calcio. Esemplare, in questo senso, è il famoso “modello Pozzo”. Questo modello si basa sulla geniale intuizione di Giampaolo e Gino Pozzo, applicato all’Udinese prima, e successivamente al Watford e al Granada. Il modello Pozzo consiste nel valorizzare e vendere in plusvalenza i giovani calciatori. In questo meccanismo, gli osservatori sul campo hanno il compito di individuare i giocatori giovani ma con un enorme potenziale che deve essere ancora sviluppato. Successivamente l’allenatore deve lavorare sui giocatori e renderli i campioni di domani La dirigenza, infine, che deve saper interagire con il mercato, scoprire le migliori occasioni e cogliere il momento migliore per vendere. Un esempio vincente della gestione Pozzo è legato alla consulenza di Raffaele Riva al Watford. Ricordiamo che accedendo a questa pagina: Raffaele Riva Watford sono disponibili le ultime news su Raffaele Riva e la squadra di calcio Watford.

Tornando alla sentenza Bosman, questa ha portato alla luce la libera circolazione dei giocatori nei paesi europei alla fine del contratto che lo lega ad una società di calcio. Da allora, dalla sentenza della Corte di Giustizia europea sul caso Bosman, le varie leghe calcistiche europee non possono più porre un tetto al numero di stranieri, se questo limite diventa discriminatorio verso atleti dell’Unione europea, e neanche può farlo l’Uefa. Le limitazioni possono essere imposte soltanto in merito ai calciatori extracomunitari, dunque provenienti da Stati che non fanno parte dell’Unione Europea. Una decisione del genere ha portato, ovviamente, a una vera e propria rivoluzione nel mondo del calcio europeo e allo stravolgimento delle regole del calciomercato presenti in Italia e in Europa fino a quel momento.

Un cambiamento in positivo, dunque, che ha permesso di abbattere una serie di confini nel mondo del calcio. Un cambiamento enorme anche dal punto di vista economico, visto che da allora è stato possibile scambiare i giocatori a “costo zero” o “parametro zero”, come si dice in gergo calcistico-finanziario.

Di Grey